“Tomaso Montanari, noto ormai per essere sempre in prima linea quando c’è da esprimere una certa intolleranza, si è scagliato con parole scomposte e al limite della maleducazione contro il Secolo d’Italia. Nell’esprimere piena solidarietà al quotidiano e al professor Spartaco Pupo colpiti in questo modo deplorevole, mi domando se, chi si esprime con siffatta acrimonia possa continuare a rivestire il ruolo di Rettore di una Università statale compito che, a mio avviso, richiede prima di tutto stile ed educazione, oltre che spirito critico scevro dall’odio scomposto e fazioso che trasuda dal suo commento alla pagina del Secolo d’Italia”. Lo dichiara il deputato di Fdi Alessandro Amorese, capogruppo in commissione Cultura alla Camera.
“‘Tornate nelle fogne’, dice, commentando un pezzo del giornale sui suoi social. Ecco il vero volto dell’intolleranza, quello dell’intellighenzia di sinistra, che crede di essere una spanna sopra e che invece dà continuamente prova dell’incapacità di confrontarsi in un contesto democratico e pluralista. Proprio oggi, giorno in cui si celebra la libertà, i soliti soloni con una mano fanno la morale e con l’altra insultano i contraddittori di destra nel modo più violento. Sappia Montanari che per quanto voglia cacciare nelle fogne chi porta un pensiero critico, dalle viscere della terra la voce del dissenso rimbomberà sempre più prepotente”, afferma la deputata di Fratelli d’Italia, Sara Kelany.
“Il rettore dell’Università per Stranieri di Siena dovrebbe ben conoscere il detto ‘errare è umano, perseverare è diabolico’ ma evidentemente è oggi particolarmente insofferente a qualunque critica e pronto a polemizzare sopra le righe contro tutto e contro tutti. Prima se la prende con i giornalisti de Il Secolo d’Italia con parole vergognose tipiche della sinistra estrema e violenta, poi non contento attacca in maniera indicibile i giornalisti e il capogruppo di FdI alla Camera dei deputati, Tommaso Foti, all’insegna del son sempre gli stessi ‘vigliacchi e prepotenti’.
Esprimo solidarietà al nostro capogruppo per questo attacco davvero sconsiderato. Un rettore di una Università dovrebbe avere ben altro rispetto dei giornalisti e dei parlamentari e soprattutto non può pensare di essere al riparo dalla possibilità di essere criticato. Auspico che presto scenda nell’agone politico così comprenderà davvero che è il popolo a dare la patente di democrazia e a dare e revocare il consenso, non un professore universitario per quanto ben titolato”, conclude il deputato di Fratelli d’Italia Francesco Michelotti.