…E REGISTRO PUBBLICO CONDANNATI PER PEDOFILIA, TRA PROPOSTA E NECESSITA’ DI TUTELA. Si celebra oggi la Giornata nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia istituita con Legge 4 maggio 2009, n. 41, su iniziativa dell’On. Barbareschi, principale promotore e quest’anno più che mai la nuova e crescente attenzione posta al fenomeno dell’abuso sessuale infantile è da considerarsi un allarme sociale, stante il fatto che nella stragrande maggioranza dei casi è un deprecabile comportamento posto in essere da coloro ai quali il minore è affidato per motivi di cura, custodia, educazione scolastica e religiosa, gestione del tempo libero, delle attività sportive oppure è posto in essere a fini di lucro da parte di singoli. E’ soltanto di qualche giorno fa la notizia tragica e sconcertante che è un vicino di casa il presunto responsabile della morte della piccola Fortuna Loffredo, morta nel giugno del 2014 nel Parco Verde di Caivano, vicino Napoli. Fortuna è stata in realtà una bimba veramente sfortunata, alla quale è toccata la sorte di morire dopo essere misteriosamente volata giù da una finestra del palazzo in cui viveva con la sua famiglia. Dalle indagini emerge che il responsabile di tale efferato delitto è probabilmente il patrigno della sua migliore amica che, sempre in quel palazzo, sempre nello stesso contesto di degrado morale e di muro omertoso si è reso responsabile anche, della violenza sessuale prima e della morte dopo, di Antonio, anche lui amichetto di Fortuna, anche lui volato giù dalla finestra di casa. In alcuni elaborati attualmente oggetto d’indagine, Fortuna aveva disegnato il suo dramma. In considerazione del fatto che il pedofilo è un maestro della manipolazione, cerca di carpire la fiducia dei minori al fine di ottenerne l’affetto, l’interesse e la fedeltà gettando le basi per il futuro di questa relazione, esclusiva e criminale, approfittando delle risposte che il minore talvolta offre in via inconsapevole, non essendo il bambino in nessun caso adatto ad un rapporto d’amore pedofilo né fisicamente né psichicamente è importante agire tempestivamente ed in maniera definitiva. E’ per queste considerazioni che come Presidente del Dipartimento tutela Vittime FdI-An ho presentato una mozione per portare avanti negli ambiti istituzionali la previsione di misure di contrasto della pedofilia e la pedopornografia. Misure deterrenti ed incisive come la castrazione chimica nei casi in cui il quadro patologico è tale da comportare la possibilità di recidiva ed escalation delle violenze e l’istituzione di un Registro Nazionale delle persone condannate per atti sessuali a carattere pedofilo sulla base del quale le autorità di polizia giudiziaria, i genitori, le associazioni, gli istituti scolastici e quanti abbiano interesse alla tutela dei minori, possano accedere in qualsiasi momento, senza complicazioni burocratiche alle informazioni riguardanti i dati anagrafici. Registri di questo genere sono già presenti in altri stati in considerazione del diritto alla tutela dei diritti dell’infanzia da qualsiasi abuso. Lo dobbiamo ai tanti bambini che la società non è stata in grado di proteggere dall’orco che ha sottratto loro l’innocenza e la spensieratezza.
Tiziana Montinari, Responsabile Nazionale Dipartimento Tutela Vittime