“Ogni anno gli immigrati trasferiscono somme di denaro verso loro Paesi d’origine. Soltanto lo scorso anno (settembre 2015) un flusso di 20 miliardi è stato inviato in Cina, Romania, Senegal e altri Stati. Buona parte di questi soldi arriva da attività illecite, come quelle legate alla contraffazione, all’ immigrazione clandestina, alla prostituzione, al lavoro minorile. In un caso in particolare c’è anche il coinvolgimento della Bank of China che, attraverso una società riciclava, denaro sporco. Ci auguriamo che il Governo attivi quanto prima quel sistema di controllo richiesto anche dalla Banca d’Italia in occasione di un’audizione in commissione Finanze”. È quanto dichiara il deputato di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale Achille Totaro durante il question time al ministro dell’Economia e Finanze Pier Carlo Padoan.
Testo interrogazione
RAMPELLI, CIRIELLI, LA RUSSA, MAIETTA, GIORGIA MELONI, NASTRI, TAGLIALATELA e TOTARO. – Al Ministro dell’economia e delle finanze. – Per sapere – premesso che:
ogni anno gli immigrati che vivono nel territorio nazionale trasferiscono somme di denaro dall’Italia ai propri Paesi di origine;
le rimesse degli immigrati sono regolate in denaro contante tramite istituti di pagamento o altri intermediari autorizzati senza transitare su conti di pagamento intestati all’ordinante o al beneficiario;
secondo i dati pubblicati dalla Banca d’Italia e aggiornati al 30 settembre 2015, le somme maggiori sono destinate alla Romania, con oltre sette miliardi di euro di trasferimenti all’anno, alla Cina e al Bangladesh che ogni anno ricevono oltre cinque miliardi ciascuna, seguite dal Senegal e dalle Filippine con quasi tre miliardi ciascuna;
nel corso di un’audizione innanzi alle competenti Commissioni parlamentari, il vice direttore generale della Banca d’Italia ha chiesto un regime di controlli più severi per quanto attiene ai money transfer, che, come emerso da numerose inchieste, non di rado vengono utilizzati per trasferire ingenti somme di denaro riciclato;
le disposizioni che regolano l’attività di questo tipo di strutture hanno evidenziato negli anni numerose lacune, che permettono a parte degli immigrati di aggirare le regole sui trasferimento di denaro, soprattutto sotto il profilo dei costi dovuti per le singole operazioni;
l’innalzamento del livello di guardia per quanto concerne i rischi connessi al terrorismo internazionale impongono un’attenzione ancora maggiore ai trasferimenti di denaro da e per l’estero –:
quali iniziative di competenza intenda adottare per garantire maggiore controllo sui trasferimenti di denaro contante dall’Italia verso l’estero. (3-01965)
(26 gennaio 2016)