«Io sono alta 1 metro e 58 centimetri e le piante che crescono allo stadio Flaminio sono alte quanto me. È uno stadio costruito nel 1911, nel quale hanno lavorato alcuni tra i più straordinari architetti italiani come Nervi e Piacentini, che ha ospitato il torneo di calcio nei Giochi Olimpici di Roma 60, che fino a qualche anno fa ospitava il sei nazioni di rugby, che ha una capienza di 30 mila persone. È un fiore all’occhiello dell’architettura e dello sport romano, eppure versa in pessime condizioni. Sono almeno 5 anni che non si fa la manutenzione. Servirebbero sei milioni di euro solamente per metterlo a norma. Ecco siamo qui per dire che, quando sarò sindaco, intendo trasformare lo stadio Flaminio in una casa dello sport: una realtà polifunzionale che i romani possano vivere 365 giorni all’anno. E da queste strutture che già sono nella capitale bisogna ripartire anche per i Giochi Olimpici di Roma2024. Si possono fare olimpiadi a basso impatto, partendo dallo stadio Flaminio, dal Foro italico e dal quadrante Acqua acetosa-Tor di quinto. Si tratta di non dimenticare quello che in questa capitale c’è e che, per l’incuria e la disaffezione delle amministrazioni di questi anni, è stato abbandonato».
È quanto afferma in un video pubblicato su facebook il presidente di Fratelli d’Italia e candidata sindaco di Roma, Giorgia Meloni che questa mattina ha fatto un blitz allo stadio Flaminio di Roma.