“La morte della migrante 24enne nel Cpa di Cona conferma la gravità delle denunce fatte oltre sei mesi fa da Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale. Le proteste che ne sono scaturite, col sequestro di operatori della struttura dimostrano che il limite è stato oltrepassato. Se prima poteva esserci l’umana pietà per queste persone, ora è necessaria l’immediata espulsione dei soggetti che si sono lasciati andare ad atti di violenza e teppismo. Senza indugi”. È quanto dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale alla Camera dei deputati Fabio Rampelli. “Con il deputato Rizzetto – ha proseguito Rampelli – avevamo effettuato un sopralluogo nei due centri dislocali a Conetta e a Bagnoli di Sopra, su esplicita richiesta dell’indefesso sindaco del Comune di Agna Gianluca Piva e richiamato il Governo in due question time a uno smantellamento delle strutture per sovraffollamento e per le condizioni igienico-sanitarie nelle quali i migranti sono costretti a vivere. Le due strutture hanno un fortissimo impatto sociale sul territorio. Basti considerare che a Conetta, il Cpa conta 2000 migranti a fronte di 190 residenti, a pochi chilometri di distanza, a Bagnoli di Sopra un altro centro ospita altri 1000 migranti. Questo territorio con tre Comuni – Bagnoli di Sopra, Agna che sta al centro e Cona – e’ stato beffardamente ribattezzato il Distretto del Profugo. Purtroppo siamo rimasti inascoltati e come spesso accade le tragedie non tardano ad arrivare, ma la responsabilità è ancora una volta lampante”. “Purtroppo nonostante i fatti ci diano ragione, non siamo profeti di sventura – ha concluso Rampelli – basterebbe usare un minimo di buon senso per capire che 2500 migranti non possono essere ospitati tutti insieme in un’area così ristretta”. “Ma il problema è più ampio. I richiedenti asilo che non fuggono da guerre, cioè centinaia di migliaia di persone, devono essere rimpatriati, mentre l’Italia deve accudire donne, bambini e perseguitati dandogli un’accoglienza decorosa”.