Primi traditori della creatura che hai partorito. In uno lungo sfogo su Facebook, il deputato di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale- Terra Nostra Walter Rizzetto, lancia dure accuse al fondatore del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo e allo stesso movimento. La nota, ##EFFETTOYESMAN, ripercorre tutti i passi falsi della creatura politica ideata dal comico genovese.
“Leggo le ormai solite e ripetitive argomentazioni di Beppe Grillo sul fatto dei “cambi poltrona” – scrive Rizzetto- Allora te lo dico, Beppe. Hai stufato. Hai stufato perché tu ed il tuo codazzo di #yesman siete i primi traditori della creatura che hai partorito. E ti ricordo che, ad esempio, c’è gente che ha fatto scelte diverse da quelle che tu dipingi in modo ormai stanco e propedeutico al solo consenso popolare, ormai scarso di contenuti i quali erano i veri valori del #M5S, assieme alla vera libertà di espressione, valore da cui non si può prescindere in seno ad organizzazioni democratiche”. (…)
Tra i vari memo indirizzati da Rizzetto a Grillo, la questione degli stipendi dei parlamentari: “Ti ricordo – dice Rizzetto- che c’è gente che continua a rendere parte dello stipendio e lo fa in modo pubblico e trasparente, a differenza di altri che rendono poco più di una media mensile di 1600,00 euro a fronte dei 20.0000,00 euro che tu, in modo falso, dici dei parlamentari, solo inoltre quando ti fa comodo http://www.beppegrillo.
Altra accusa, le epurazioni nei confronti dei cosiddetti ‘dissidenti’: “Ti ricordo che le “talpe di merda” erano i dissidenti secondo alcuni tuoi pretoriani: ma ti stai accorgendo che cosa sta uscendo da quel gruppo? Non passa giorno che non si leggano indiscrezioni confidenziali e dichiarazioni per cui il deputato/a “non vuole essere ripreso o citato”…sei proprio sicuro che il problema eravamo noi?” (…)
Sul garantismo, Rizzetto accusa Grillo di essere “un garantista a giorni alterni. Spiegami il tweet del vostro pezzo più pregiato, la Sindaca Raggi che scrisse qualche tempo fa “partiti devono rispettare requisiti: iniziamo a cacciare indagati e condannati?”…cosa ci fa ancora in sella?” (…)
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