“I parlamentari romani, insieme a quelli del centro sud, siano pronti a boicottare le presenze a Sky. Non possiamo essere complici di licenziamento o deportazioni di massa dalla corposa sede Sky della capitale. Non esiste nemmeno un dialogo con le istituzioni, in sostanza Sky non vuole negoziare ma semplicemente imporre una ristrutturazione aziendale che aggredisce Roma e il sud, con un danno materiale e d’immagine incalcolabile, reso possibile solo dalla totale inefficienza del sindaco grillino. Non si possono accettare supinamente 370 trasferimenti e 150 licenziamenti. L’azienda ha disertato l’audizione in commissione, mentre ha voluto interloquire con il ministro Calenda, ex dipendente Sky. A questo punto, visto i casi Unicredit, Borsa titoli, Assicurazioni Generali, Eni, la proposta di trasferimento del Tg2, ecc. riteniamo necessario che il governo apra non una, ma due vertenze: quella con Sky e quella sul futuro della Capitale e del Mezzogiorno”.
È quanto dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale Fabio Rampelli.