“Ci auguriamo che il grande sforzo messo ancora una volta in atto dalle forze dell’ordine venga presto ripagato e il killer di Budrio catturato.
Ma restano inevase le domande: perché più volte arrestato e processato, più volte espulso dall’Italia è ancora qui a mietere vittime? Perché è fuori dalla galera?
I due temi della garanzia della legittima difesa per l’aggredito e della certezza della pena per tutti i cittadini devono essere affrontati senza tentennamenti né quelle visioni accomodanti tanto care alla sinistra da cui sono scaturiti gli ‘svuota carceri’ e le proposte di indulto e amnistia. Solo un buonismo irresponsabile può da un lato penalizzare le vittime degli agguati fino al punto di prendersela con poliziotti e carabinieri chiedendo l’introduzione del reato di tortura e l’esibizione del nome e cognome degli agenti in servizio, dall’altro non far pagare in carcere – tra sconti di pena, depenalizzazioni e buone condotte – i reati commessi”.
È quanto dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale Fabio Rampelli.