«Renzi e Grillo pari sono. Io voglio costruire una terza via. Chiuderò la campagna elettorale a Genova e ad Asti dove Fratelli d’Italia è il partito traino del candidato che va al ballottaggio contro il M5S. Siamo noi contro loro. Seguo da vicino L’Aquila e Pistoia. Sui territori vincono i temi: a Sesto San Giovanni bisogna scegliere se fare la più grande moschea del Nord Italia oppure costruire un nuovo commissariato. Salvini fa la corte al M5S? Ho notato anche io questa benevolenza nei confronti di Raggi e francamente non la capisco. Ma lui vive a Milano, i problemi di Roma non li deve subire, forse per questo ha avuto questa svista. Penso che voglia parlare all’elettorato deluso dal M5S, come del resto facciamo noi. Infatti a Roma sono passati a Fdl diversi esponenti del M5S. Non potrei giustificare altrimenti le aperture di questi giorni. La Raggi non sa dove sta di casa, si è data 7 e mezzo, ma neanche al Cepu lo avrebbe preso. Il M5S è incoerente, dice quello che la gente vuole sentirsi dire per interesse».
Lo ha detto nell’intervista a ‘Il Messaggero’ il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.
«Ho invitato i grillini a firmare la petizione contro lo ius soli ma loro si astengono e noi abbiamo già raccolto decine di migliaia di firme. Il M5S è strutturalmente di sinistra nella classe dirigente. Per capirlo basta guardare cosa fanno sui rom, l’immigrazione e la famiglia, le coppie di fatto. E poi, sull’Europa, a Salvini è sfuggito che Grillo ha detto che sulla cittadinanza italiana dobbiamo chiedere all’Europa? Siamo alla follia. Cosa siamo una colonia, una provincia dell’Impero? Non credo che queste posizioni siano conciliabili con le nostre. Come si sorpassa il M5S a destra? Si investe sulla natalità e per questo abbiamo proposto il reddito di infanzia: 400 euro al mese per i primi tre anni di vita dei bambini delle famiglie in difficoltà. È la risposta al reddito di cittadinanza con cui peraltro si dimostra di non conoscere la società italiana perché 800 euro sono spesso lo stipendio di un italiano e loro vogliono darli per stare a casa. Rendiamo conveniente per le imprese assumere donne in età fertile», continua Meloni.