“Il Dl Dignità è un provvedimento che così com’è genera difficoltà sia alle le aziende che ai i lavoratori. La lotta al precariato la condividiamo tutti, ma va fatta intervenendo con incentivi all’assunzione per i tempi indeterminati. Il principio deve essere ‘più assumi e meno paghi’. Per quanto riguarda le grandi opere e il solito ‘no a priori’ dei 5 Stelle – peraltro posizione non nuova – ci auguriamo possano essere migliorati i progetti e aumentate le compensazioni, senza però cancellare Tav e Tap che significherebbe bruciare miliardi di euro e cancellare strumenti essenziali di modernizzazione della nostra nazione. Altri governi si sono dimostrati più capaci di coinvolgere nelle grandi opere cittadini ed enti locali con procedure di evidenza pubblica, aiutati da una legislazione che in Italia è invece farraginosa. Se si effettuano tutti i passaggi non è detto che debba esserci contrapposizione tra opere strategiche e territorio”.
E’ quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei Deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia.