“Alluminio, plastica, vetro, carta, umido, sono materie prime. Bruciarle è uno spreco, anche perché il pianeta non è infinito. Il futuro (ma in molti Paesi evoluti è già il presente) è il recupero totale e il riuso di quanto si produce, con una politica di eliminazione a monte delle poche materie non recuperabili. Questa strategia che va sotto il nome di rifiuti zero che è oltretutto sana perché non produce diossine e salvaguarda la salute delle persone, è in competizione con gli inceneritori. Infatti l’inceneritore, per caratteristiche tecniche, deve bruciare quanto più materiale sia possibile, soprattutto plastiche, perché i forni devono sviluppare costantemente un numero minimo di chilocalorie. Cioè risulta alternativo alla raccolta differenziata. Al massimo potremmo aver bisogno all’inizio di un inceneritore ogni 4 milioni di abitanti per chiudere il ciclo dei rifiuti, fino al raggiungimento dell’obiettivo strategico dei ‘rifiuti zero’. Non certo quindi per scegliere di trattare i rifiuti bruciandoli invece che riducendoli e riutilizzandoli, istituendone uno per provincia.
Le posizioni del ministro Salvini sono antistoriche, a San Francisco si viaggia già al ritmo del 90% di rifiuti recuperati. Non sono marziani, ma uomini. Possiamo riuscirci anche noi se chi governa di mette in testa questi pochi elementari principi e capisce che la materia non si distrugge ma si trasforma e questo significa che ciò che bruci passa allo stato pericolosissimo per la respirazione umana di polvere sottile. Non la vedi, ma c’è e la respiri… AVANTI TUTTA CON RIFIUTI ZERO!”. È quanto scrive sulla sua bacheca Facebook il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia commentando le dichiarazioni del ministro dell’Interno Matteo Salvini.