“Apprendiamo che, dopo un serrato confronto notturno dentro la maggioranza, sarebbe stato partorito un accordo per l’estensione di 15 anni delle attuali concessioni balneari, che poi in realtà sono 13 perché le stesse sono in vigore fino a fine 2020. La montagna ha partorito il topolino. Siamo di fronte a un compromesso ancora più blando di quello propostoci negli scorsi giorni, che pur insufficiente almeno prevedeva un periodo più lungo (15 anni + 5 + 5) e una valutazione differente a seconda della differente tipologia di impresa: impostazione che avrebbe consentito di ribattere alle osservazioni dell’Ue che più volte si è dichiarata contraria a proroghe generalizzate. Il rischio concreto non è solo quello di una nuova procedura di infrazione ma anche di un titolo troppo precario per poter accedere a finanziamenti bancari e far ripartire gli investimenti. Ai tanti imprenditori esasperati che oggi tirano un sospiro di sollievo diciamo che purtroppo la battaglia non è finita e che da subito bisognerà tornare al lavoro per una soluzione definitiva. Sul piano politico questo ‘accordicchio’ serve nelle intenzioni di Lega e M5S a guadagnare qualche mese e superare le elezioni europee, ma è di tutta evidenza che, al netto dell’impegno del ministro Centinaio, la soluzione definitiva non potrà arrivare da una maggioranza in cui ancora una volta il M5S impone la sua linea contro le imprese e contro i balneari”.
È quanto dichiara in una nota Carlo Fidanza, deputato di Fratelli d’Italia.