“Con una battuta dico che Lega Nord e 5 Stelle hanno bocciato l’intervento dell’esercito nei campi nomadi (previsto dal D.L. 136/2013 sul reato di combustione illecita di rifiuti), probabilmente rintontiti dai fumi dei roghi tossici.
Non si spiega altrimenti l’inversione di rotta clamorosa che condanna decine di migliaia di adulti e bambini a respirare a vita aria inquinata e a mettere a repentaglio il diritto costituzionale alla salute.
Per questo intervento, proposto già nella scorsa legislatura da FDI, si erano infatti pronunciati l’ex Ministro Minniti (PD), l’attuale sottosegretaria Laura Castelli (M5S) anche nel suo ruolo di allora vicepresidente della Commissione d’inchiesta sulle periferie, il suo presidente Causin (FI), insieme alla Lega Nord.
Questa congiunzione astrale si rese possibile in virtù delle inquietanti testimonianze riportate in audizione dal Capo della polizia Gabrielli, dal Prefetto di Roma Basilone, dal Procuratore della Repubblica Pignatone.
L’equiparazione dei roghi tossici alla ‘terra dei fuochi’ è stata l’unica concreta speranza individuata da 23 comitati di cittadini di Roma, Napoli, Milano e Torino.
Ma oggi Lega Nord e M5S hanno tradito e lasciano le periferie delle grandi città nell’illegalità e nell’insalubrità”.
È quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia, primo firmatorio dell’ordine del giorno sui roghi tossici.