L’intervento integrale di Giorgia Meloni davanti al consiglio dell’Alleanza dei Conservatori Riformisti Europei riunito oggi a Roma per sancire l’ingresso ufficiale di Fratelli d’Italia nella famiglia dei conservatori europei
Cari amici dell’Alleanza dei Conservatori e Riformisti Europei,
Cari Ian e Richard,
è un onore e motivo di grande orgoglio per me e per Fratelli d’Italia ospitare in Italia, nella nostra Capitale Roma, questo importante appuntamento della nostra nuova famiglia europea.
Ci tenevamo molto e siamo felici che ACRE abbia subito accolto la proposta di Raffaele Fitto, che ringrazio.
Abbiamo lavorato molto in questi mesi per arrivare qui. Abbiamo annunciato un accordo con il gruppo ECR a Bruxelles a novembre, abbiamo aumentato la nostra delegazione al Parlamento Europeo fino a 4 membri, ci siamo uniti ai gruppi al Comitato delle Regioni come al Consiglio d’Europa.
Non siamo alla ricerca di una collocazione transitoria e opportunistica ma di una casa comune per le nostre idee, nel rispetto del patrimonio di valori comune e delle sensibilità di ciascuno.
Il fatto che siate qui a Roma è un segnale di attenzione per Fratelli d’Italia che non sottovalutiamo.
Fratelli d’Italia ha da poco compiuto il suo sesto anno di vita. In questi sei anni abbiamo lavorato senza sosta, abbiamo unito le migliori energie della Destra italiana insieme a tante persone provenienti da altre culture politiche, per costruire un movimento nuovo che avesse come stella polare l’interesse e la sovranità nazionale italiana.
Grazie a questo lavoro siamo cresciuti molto. In tutte le regioni, dove esprimiamo più di 40 tra assessori e consiglieri e da pochi giorni il nostro primo Presidente di Regione nella Regione Abruzzo; nei comuni, dove esprimiamo sindaci di città importanti; fino al parlamento nazionale, dove esprimiamo ben cinquanta parlamentari.
Dopo le elezioni politiche abbiamo scelto di non entrare nella coalizione innaturale che oggi governa l’Italia, che vede insieme la Lega di Salvini, nostro alleato nel centrodestra a livello nazionale e ancora oggi a livello locale, e un movimento populista di sinistra come il Movimento 5 Stelle.
Abbiamo avuto ragione. Dopo pochi mesi di luna di miele le differenze profonde tra i due partiti di governo sono esplose e il governo rischia la paralisi per colpa dei continui distinguo e litigi.
Noi abbiamo scelto di non far parte del governo ma la nostra opposizione non è pregiudiziale. La definiamo una opposizione patriottica: votiamo a favore di ciò che consideriamo utile per gli italiani, soprattutto in tema di sicurezza e contrasto all’immigrazione illegale, ma contrastiamo con forza quei provvedimenti economici voluti dai cinquestelle che penalizzano le nostre imprese.
Non consideriamo questo un governo sovranista, pensiamo che non durerà e lavoriamo per costruire l’alternativa.
Pare che ci stiamo riuscendo con successo: Tutti i sondaggi e tutte le elezioni locali in Italia dicono che Fratelli d’Italia, è l’unico partito a crescere oltre alla Lega, con un consenso ormai stabilmente oltre il 5% a livello nazionale che, se confermato alle prossime Europee, ci consentirà di portare a Strasburgo una nutrita rappresentanza di parlamentari.
Ma noi puntiamo a qualcosa di più: a una forza politica ancora più grande, alleata della Lega ma diversa dalla Lega, che sappia difendere la sovranità nazionale, chi produce lavoro e ricchezza, e che sia consapevole che in politica non basta parlare alla pancia ma serve scaldare i cuori e usare il cervello.
Se come credo con Raffaele e tanti altri amici riusciremo in questo ambizioso progetto, allora potremo anche staccare la Lega dai 5 Stelle e riportare il centrodestra al governo dell’Italia.
Uno dei passaggi fondamentali di questo percorso è per noi il legame con la vostra famiglia politica.
Abbiamo seguito con grande interesse il lavoro che avete svolto in questi anni, e vogliamo contribuire perché i risultati che avete raggiunto in questi anni possano essere confermati e perfino migliorare.
E siamo qui anche per contribuire ad arricchire il gruppo con una significativa rappresentanza dalle nazioni dell’Europa mediterranea.
A voi ci lega una forte comunione di valori e ideali. Siamo tutti d’accordo sul fatti che Questa Unione Europea, un super-Stato burocratico che tutto regola e controlla, spesso contro la volontà dei suoi popoli, ha fallito. Siamo tutti d’accordo sul fatto che il nostro compito è salvare l’Europa, la civiltà europea, da questa Unione Europea!
E siamo d’accordo sul fatto che non sia sufficiente dire semplicemente No alle cose che non piacciono, ma occorre proporre una visione alternativa concreta.
Noi crediamo in una riforma dell’Unione, in un’Europa che sia una confederazione di Stati nazionali liberi e sovrani che scelgono di cooperare tra loro su alcune materie fondamentali ma che mantengono la propria autonomia sulle scelte più vicine ai cittadini.
Noi crediamo in un’Europa che sappia difendere i propri confini dall’immigrazione incontrollata e la propria sicurezza dalla minaccia del fondamentalismo islamico; crediamo in un’economia sociale di mercato che sappia sostenere le imprese senza aggiungere tasse e burocrazie europee a quelle nazionali; crediamo nella libertà della persona ma combattiamo il relativismo culturale, in nome della nostra civiltà cristiana e della famiglia naturale.
Tutti principi che abbiamo ritrovato nella dichiarazione di Praga così come nella Dichiarazione di Parigi.
Tenendo fede a questi principi siamo convinti che ECR potrà crescere sempre più e soprattutto potrà porsi come interlocutore centrale tra il Ppe, che dall’Ungheria di Orban alla Francia, dalla Spagna all’Austria, si dovrà necessariamente collocare più a destra di oggi, e gli ultra-sovranisti di Matteo Salvini che vorranno uscire dall’isolamento di questi anni.
Il tutto con l’obiettivo di salvare la vera Europa dai socialisti e dagli ipocriti come Macron.
Grazie ancora per la calorosa accoglienza e sono a vostra disposizione per eventuali domande.
Giorgia Meloni