“Il taglio di 5mila docenti, così come comunicato dal Mef, è l’ennesima pessima notizia che riguarda la scuola italiana. Una comunicazione che non è arrivata come un fulmine a ciel sereno, poiché figlia della politica sbagliata messa in atto da questo governo. E’ superficiale camuffare, così come ha fatto lo stesso Ministero dell’Economia e della Finanza, la riduzione di professori con il calo delle nascite: 100 mila alunni in meno in tutta Italia. Queste stime si scontrano con le richieste del Miur, in base alle reali esigenze: 58.627 nuove assunzioni. Al danno, quindi, come sempre si aggiunge la beffa per chi nella scuola lavora e ci vive. Stando così le cose, infatti, solamente la metà dei professori, rispetto alle reali esigenze verrà immessa in ruolo. Si aggiungono precari a precari e classi pollaio all’insegna della confusione e a scapito dell’insegnamento”.