dall’inizio dell’emergenza coronavirus Fratelli d’Italia ha offerto la propria piena disponibilità a collaborare con il Governo – pur rimanendo saldamente all’opposizione – per aiutare l’Italia.
In particolare abbiamo fatto del nostro meglio per migliorare il decreto cura Italia, che a nostro avviso ha molte criticità.
Abbiamo inizialmente presentato 168 emendamenti, ma di fronte alla chiusura della maggioranza li abbiamo ritirati e abbiamo lasciato sul tavolo meno di 30 proposte, per noi particolarmente importanti, tra emendamenti e ordini del giorno.
Niente da fare. In Commissione hanno approvato un unico emendamento e tre ordini del giorno, che però sono meno vincolati.
Tutto il resto è stato bocciato, o non è stato neanche preso in considerazione visto che il governo Conte ha chiuso a ogni possibilità di dialogo mettendo la fiducia sul provvedimento. Non faremo polemica perché non è il momento, ma vogliamo farvi conoscere una per una le proposte che avevamo formulato, perché possiate valutare se erano serie o pretestuose.
A voi il giudizio.
Proposte approvate
• Screening epidemiologico a tappeto della popolazione per riprendere il prima possibile le attività produttive. (Ordine del Giorno G16.400)
• Sospensione nel 2020 dei minimi contributivi per i professionisti (Ordine del Giorno G27.400)
• Estensione a colf, badanti e lavoratori stagionali dell’indennità mensile prevista per le altre categorie tutelate dal decreto Cura Italia. (Ordine del Giorno G28.400)
• Inserimento della provincia di Brescia nell’elenco delle province più colpite (Emendamento 62.33 testo 2) (Ebbene, sì, si erano dimenticati di Brescia, una delle Province più colpite)
Proposte bocciate
• Taglio del cuneo fiscale per le imprese che non ricorrono alla CIG pari all’80% del costo della CIG stessa, per premiare chi continua a pagare gli stipendi nonostante il calo del fatturato (Ordine del Giorno G78.400)
• Esonero delle tariffe di pedaggio autostradale del personale medico sanitario nonché delle aziende italiane di trasporto, prevedendo che gli oneri restino in capo ai concessionari autostradali. (Ordine del Giorno G92.400)
• Abolizione del numero chiuso in medicina, specializzazioni mediche e in campo sanitario. (Ordine del Giorno G101.400)
• Sospensione del “decreto dignità” per dare flessibilità alle imprese (emendamento 19.0.1)
• Derogare all’obbligo di accordi sindacali o di iscrizione ai Fondi di solidarietà bilaterali dell’artigianato per accedere alla Cassa Integrazione. (emendamento 22.5 testo 2)
• Nulla sia dovuto ai sindacati da lavoratori e aziende che devono accedere alla Cassa integrazione durante l’emergenza. (emendamento 22.0.8)
• Abolizione per il 2020 del minimo contributivo INPS per artigiani e commercianti. (emendamento 30.0.3 testo 2)
• Utilizzare i percettori del reddito di cittadinanza per attività di pubblica utilità come portare la spesa agli anziani (Emendamento 40.2)
• Reintroduzione per il 2020 dei voucher lavoro per tutti i settori, senza limitazioni, specie in agricoltura .(Emendamento 41.0.1 testo 2)
• Bonus mensile di 600 euro da riconoscere ai nuclei familiari in cui è presente un disabile. (Emendamento 47.0.1)
• Crediti deteriorati (NPL): il debitore può riacquistare il proprio debito bancario “deteriorato”, pagando un prezzo superiore del 20% rispetto a quello di cessione della banca alla società di riscossione. (Emendamento 59.0.1)
• Abolizione degli ISA (Indici sintetici di Affidabilità) per il 2020 e del tetto del contante (Emendamento 62.0.10)
• Sospensione per il 2020 del versamento dell’imposta di soggiorno incassata dalle strutture ricettive. (Emendamento 62.0.17 testo 2)
• Contributo diretto alle aziende per la sanificazione giornaliera dei luoghi di lavoro, invece dell’attuale insufficiente credito d’imposta. (Emendamento 64.1)
• Detrazione al 100% dei costi sostenuti dalle aziende per acquistare e sottoporre a tamponi e test i propri dipendenti (Emendamento 64.0.2)
• Rimborsare le famiglie delle rette scolastiche per i servizi non fruiti durante i periodi di sospensione delle attività (rette, mensa, trasporto scolastico, ecc.) (Emendamento 65.0.251)
• Premiare chi paga le tasse e potrebbe non farlo. Chi non si avvale delle sospensioni di versamenti previste dal decreto, può usufruire di uno sconto del 15% sul dovuto. (Emendamento 71.2)
• Potenziamento dell’operazione “strade sicure”. Più Forze Armate sui territori. (Emendamento 74.0.4 testo 2)
• Sospensione dei protesti di cambiali e titoli di credito emessi 120 giorni prima del decreto Cura Italia da imprese, società e partite IVA e divieto di emissione di nuovi titoli (Emendamento 83.251)
• Rimborso viaggi di istruzione, scambi culturali, visite didattiche, attraverso l’istituzione di un apposito fondo. (Emendamento 89.0.7)
• Permettere ai percettori di Reddito di Cittadinanza o altri sussidi di lavorare in agricoltura per affrontare l’emergenza “raccolta” (Emendamento 105.0.1)
• “Clausola di forza maggiore”: le aziende costrette alla chiusura o alla limitazione dell’attività per l’emergenza coronavirus sono esonerate dal risarcimento del danno per la mancata esecuzione delle prestazioni contrattualizzate (Emendamento 126.0.1)