“Apprendiamo che la Società Acqualatina Spa, gestore del servizio idrico nel Lazio, ha disposto per il periodo di emergenza sanitaria in corso l’adozione della cassa integrazione per i suoi dipendenti.
Oltre all’anomalia – da quanto ci risulta – secondo cui l’azienda non avrebbe comunicato le modalità applicative della Cig ai sindacati, troviamo singolare che in un momento in cui i cittadini sono in casa e quindi i ricavi del gestore si moltiplicano a fronte di un netto aumento dei consumi di acqua, si decida di attivare la cassa integrazione. Peraltro nessuna lettera ufficiale ai dipendenti, ma solo una telefonata che comunica l’iter della Cig. Sulla vicenda presenteremo un’interrogazione in Parlamento.
E’ paradossale che grandi aziende pubbliche con bilanci in attivo facciano ricorso alle riserve della cassa integrazione. È vergognoso che società di dimensioni importanti come Acqualatina – che in questo periodo di emergenza Covid vedrà aumentato il proprio fatturato – approfitti dei soldi dello Stato per migliorare le prestazioni contabili sulla pelle dei lavoratori. Presenteremo un emendamento al prossimo decreto del governo per impedire alle aziende pubbliche in attivo di mettere in cassa integrazione il personale”.
E’ quanto dichiarano in una nota l’on. Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera e deputato di Fdi e il sen. Nicola Calandrini.