I deputati e senatori della Commissione Difesa alla Camera e Senato presentano una interrogazione parlamentare – ai Ministri della Difesa, Esteri e Sviluppo economico – riguardo l’esclusione dell’Italia dal progetto franco-tedesco denominato “Main Ground Combat System”
“Troviamo assurdo che l’Italia venga esclusa dall’ormai consolidato asse franco-tedesco, creatosi, questa volta, per emarginare, di fatto, i paesi europei – tra cui Italia e Polonia – al progetto denominato “Main Ground Combat System”, che prevede lo sviluppo di un nuovo carro armato da combattimento al fine di sostituire, entro il 2035, i Leopard 2 ed i Leclerc e ciò, con la condivisione al 50% dei costi del progetto e la conseguente ripartizione dei diritti di proprietà.
Tutto questo, in pieno contrasto con il programma denominato “cooperazione strutturata permanente” (PESCO), formalizzato in data 11 dicembre 2017, a cui fanno parte 25 stati membri dell’Unione Europea con il fine di assicurare una gestione unitaria in ambito comunitario delle iniziative isolate di cooperazione militare.
Poiché, da quel che risulta sia l’Italia che la Polonia avrebbero richiesto, più volte, di poter partecipare al progetto in questione, mentre i due Stati promotori avrebbero negato ripetutamente la partecipazione, abbiamo deciso di presentare una interrogazione parlamentare ai Ministri della Difesa, Esteri e Sviluppo economico – per capire quali iniziative intenda assumere il Governo italiano al fine di contrastare l’atteggiamento assunto dall’asse franco-tedesco e, se dal caso, avviare iniziative di cooperazione in ambito europea, al fine di tutelare la posizione dell’industria nazionale del settore”.
È quanto dichiarano in una nota congiunta i deputati e senatori di FdI Deidda, Ferro, Galantino, Rauti e Petrenga