Auspicabile maggiore tolleranza nei confronti dei colleghi in questa fase di difficoltà logistiche, distanziamenti e mascherine.
“Momenti di concitazione in aula ci sono sempre stati e sempre ci saranno e come sempre sarà responsabilità di ciascuno far prevalere il buon senso e il rispetto per le istituzioni. La seduta odierna è filata via liscia, pur con le sue asprezze. Riguardo all’attacco che mi viene rivolto dal deputato di Italia Viva D’Alessandro preciso quanto segue: la deputata Cunial, accusata da alcuni esponenti di Pd e Iv di ‘vilipendio al Capo dello Stato’, non era presente in aula per chiarire il senso delle sue parole e capire se avesse coinvolto negativamente il Presidente della Repubblica. Per questo, nonostante a me non risultassero epiteti pronunciati contro il presidente Mattarella, ho egualmente preso impegno a riascoltare il suo intervento e a sottoporlo eventualmente al giudizio del presidente Fico. In ogni caso rammento a me stesso che è facoltà di ogni deputato indirizzare al Presidente del Consiglio le critiche che ritiene, purché non siano ingiuriose o diffamatorie, perché questo rientra nella libertà di pensiero e nella non perseguibilità dei parlamentari per le opinioni espresse nell’esercizio del loro mandato, principi sanciti dagli articoli 21 e 68 della Costituzione. Se viceversa il destinatario fosse il Capo dello Stato, le dichiarazioni che costituissero offesa sarebbero perseguibili dalla magistratura ai sensi dell’articolo 278 del codice penale. Nella visione dell’intervento era comunque chiaro che l’epidemia, cui si riferiva la deputata, era rivolta allo ‘scientismo’ e non al ‘pluripresidente’, espressione peraltro estranea alla carica e alla funzione del Capo dello Stato. Le difficoltà logistiche che siamo costretti ad affrontare con i nuovi posizionamenti, distanziamenti e mascherine, richiederebbero più tolleranza nei confronti dei colleghi, i quali – lo ripeto – hanno comunque la piena libertà di opinione. Sarebbe auspicabile, prima di lanciare strali e lasciarsi andare a giudizi affrettati verificare gli accadimenti. Cosa che io ho fatto, a differenza di altri”.
E’ quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli.