“Quando è scoppiato lo scandalo Forteto, nel 2011, Fiesoli è stato rinviato a giudizio insieme ad altri 22. Da quel momento c’è chi ha scelto di stare dalla parte delle vittime e chi da quella dei carnefici. Coloro i quali, nonostante le gravi accuse, hanno continuato a sostenere la setta, oggi non possono rimanere in quel luogo, magari con dei ruoli chiave, a contatto con chi ha avuto il coraggio di denunciare le angherie subite. Il cambiamento al Forteto ci può essere solo cacciando chi ha commesso dei reati, chi si è costituito a processo dalla parte dei carnefici e chi li ha sostenuti, compresi tutti coloro che hanno testimoniato a favore di Fiesoli e i suoi sodali. Per adesso, come ha riferito il commissario Jacopo Marzetti nel corso dell’audizione di oggi, si è agito solo in alcuni dei casi più eclatanti. Siamo ancora lontani dalla discontinuità col passato e c’è ancora molto da fare: chi si è reso corresponsabile della setta dove per decenni sono stati abusati minori e calpestati tutti i diritti delle persone ha leso l’immagine della cooperativa e, come previsto dallo statuto, deve essere allontanato”. Lo afferma il deputato di Fratelli d’Italia e membro della Commissione parlamentare d’inchiesta sul Forteto, Giovanni Donzelli.