“La bufera che si è abbattuta su Santa Croce sull’Arno non può lasciare indifferente alcun toscano, quale che siano visioni politiche e provenienza geografica. Men che meno chi, come il sottoscritto, si occupa di questioni legate alle attività produttive” dichiara il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia Vittorio Fantozzi, Vicepresidente della Commissione Sviluppo economico.
“Ci sono capi di accusa molto gravi rivolti a imprenditori e amministratori, e non sono mancate misure di custodia cautelare. Siamo certi che la magistratura farà in tempi rapidi e con rigore, ma anche con sobrietà, il proprio dovere, e che gli accusati avranno tutte le possibilità di dimostrare la loro estraneità ai fatti. Ma Santa Croce, polo di eccellenza mondiale della produzione conciaria e della depurazione delle acque, emblema di una imprenditoria dinamica e di un talento per gli affari che ha trasformato tanti operai in facoltosi proprietari, simbolo di un tessuto produttivo che va saputo vincere sfide importanti nel coniugare profitto e difesa dell’ambiente generando ricchezza diffusa. Santa Croce deve interessare a tutti, perché questa mazzata arriva dopo quelle inferte da recessione, da cattiva globalizzazione e infine da Covid” sottolinea Fantozzi.
“C’è il rischio, anche per come funziona il sistema mediatico, che tutti etichettino Santa Croce come luogo di ‘ndrangheta, quando invece è una terra fatta di gente laboriosa e onesta –fa notare il consigliere regionale- E questo potrebbe essere veramente un rovescio definitivo che avrebbe contraccolpi tremendi su tutta la Regione (pensiamo solo alle interdipendenze col settore della moda) . Farò tutto quanto in mio potere per poter affrontare anche in commissione gli aspetti economici e sociali della inchiesta. Lo ritengo doveroso, anche perché credo nella missione delle piccole e medie imprese che ogni giorno rappresentano il vero biglietto da visita del nostro Paese”.