“Alitalia verrà fatta a pezzi mentre il Governo viene ignorato dall’UE. È necessario cambiare strategia e avere una compagnia aerea che faccia gli interessi degli italiani. Le compagnie aeree di altri Stati europei hanno ricevuto ingenti somme per sostenersi senza passeggeri e senza entrate, durante il periodo di limitazioni dovute alle pandemia. L’Italia no. Il Governo risponda al Parlamento e non solo alla Vestager, con la quale continua uno stucchevole negoziato, dal quale da mesi escono solo costruttivi colloqui con la Commissione europea per il decollo di ITA. Il tutto mentre Alitalia è priva di liquidità e non può pagare stipendi e fornitori. Migliaia di famiglie italiane vivono nella disperazione e nell’incertezza. Basta colloqui costruttivi con l’UE e basta trattare con Bruxelles condizioni sfavorevoli per l’Italia. Il marchio Alitalia, gli slot e gli asset sono essenziali per la competitività del nostro trasporto aereo e non possono essere ceduti. La discussione del decreto Sostegni bis si apra con i ministri Giorgetti, Giovannini e Franco in commissione Trasporti e si ricominci a parlare di stipendi non pagati, di fornitori non pagati e dei 100 milioni che non servono a nulla. Ma soprattutto si parli del piano industriale ITA, da tutti giudicato non all’altezza per rilanciare il trasporto aereo nazionale ma che soltanto Fratelli d’Italia ha avuto il coraggio di bocciare. Fratelli d’Italia chiede un confronto con i ministri in parlamento, basta perdere tempo con i loro commissari delegati. Il governo prenda decisioni concrete e responsabili.”