di Roberto Menia
Circa un anno fa, nel giugno del 2020, una statua di Cristoforo Colombo a Richmond, in Virginia, è stata demolita e gettata in un lago durante una manifestazione di protesta dei Black Lives Matter per la morte di George Floyd. Cosa abbia a che fare la storia e il rispetto del passato con la lotta al razzismo è un mistero di non facile comprensione, anzi.
Chi sono i Black Lives Matter? E quale il legame tra singole lotte e statue? Persino una statua di Winston Churchill ha fatto le spese di questa furia iconoclasta tanto cara alla italica ed europea sinistra cieca, che non riesce a vedere oltre il proprio steccato ideologico.
Proprio per questa ragione e per le azioni dei BLM sarebbe indecente che i nostri azzurri si inginocchino in omaggio a chi distrugge la nostra storia, i nostri monumenti, il nostro retaggio di civiltà e bellezza.
Inoltre un comizio dei Black Lives Matter recita che l’impero del male sono gli Usa, parole tra l’altro ripetute come un mantra in occasione di un recente incontro diplomatico dalla delegazione cinese, campionissimi quanto a diritti mancati e condotte sleali.
Chi approva la condotta iconoclasta dei BLM è un pericolo, perché parimenti potrebbe avallare domani una crociata contro il Futurismo o contro l’Impressionismo, per motivi che nulla hanno a che vedere con l’arte e la pittura.
E’questa commistione scialba e rozza che fa male a popoli, a società e alle nuove comunità a cui qualcuno pretende di insegnare un’altra storia.
Leggilo anche su: https://primadituttoitaliani.com/2021/07/02/ma-i-black-lives-matter-sono-quelli-che-abbattono-le-statue-di-colombo-perche-inginocchiarsi/