“Siamo di fronte alla trentacinquesima fiducia, siamo come degli spettatori pagati, dobbiamo ricondurci a un principio per cui quest’Aula riacquisti la sua centralità. I proclami dei Cinquestelle finiscono oggi nel tema a loro più caro, quello della Giustizia eppure non vi è traccia della riforma del governo della Giustizia, ancora una volta rinviata sine die. Non bisogna dimenticare il principio costituzionale della riforma dei poteri. Con l’ordine del giorno chiediamo al governo di prevedere corretta regolamentazione dell’applicazione dell’istituto della proroga da non lasciare al mero libero arbitrio del giudice le cui ragioni nell’ordinanza devono prevedere giuste motivazioni e ciò soprattutto per quanto riguarda i reati contro la Pubblica Amministrazione”.