“Era ora che Amazon ponesse fine al sistema lager dei suoi stabilimenti. L’accordo tra Amazon Italia e parti sociali, officiato presso il ministero del Lavoro alla presenza del ministro Orlando- pone fine a una visione industriale ottocentesca, da noi più volte denunciata dentro e fuori il Parlamento. Una situazione drammatica di lavoro nella quale dipendenti erano costretti a lavorare ai limiti della legalità, sottoposti a un sistema di vigilanza oppressivo che condizionava la libertà dei movimenti e dell’espletamento anche delle funzioni fisiologiche. Condizioni inaccettabili che abbiamo denunciato con atti parlamentari e manifestazioni. L’ufficializzazione delle relazioni tra lavoratori e azienda era un atto dovuto da parte della multinazionale dell’ecommerce e da parte del Governo che, finalmente, si è reso conto delle aberranti condizioni di lavoro dei dipendenti. Non poteva mancare il Pd che rivendicava i meriti di questa battaglia. Gli lasciamo volentieri la medaglietta che si mettono sul petto, conquistata però non sul campo ma sui social”.
E’ quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia.