“Il futuro di Sanac Spa, azienda da tempo in amministrazione controllata, è sempre più incerto: 4 unità produttive, 335 dipendenti, di cui 103 solo nello stabilimento di Massa, sono in attesa di risposte da parte del Governo e della politica. Il prossimo 30 settembre scadrà la proroga della fideiussione concessa ad Acciaierie d’Italia (azienda legata all’ex Ilva) e il mancato acquisto da parte della stessa comporterebbe l’apertura di un nuovo bando di gara, lasciando nello sconcerto e nell’incertezza un’azienda e chi ci lavora. Non possiamo permetterci di perdere un’azienda così strategica per l’Italia ed in particolare per l’intero territorio della provincia di Massa: il Governo deve dare risposte celeri a centinaia di lavoratori e famiglie, scongiurando dei licenziamenti a catena. A rendere ancora più paradossale l’intera situazione vi è il fatto che dallo scorso giugno Sanac non riceve più ordini di materiale refrattario da parte di Acciaierie d’Italia, poiché sostituita in tal senso da approvvigionamenti stranieri, facendo mancare il 60% di ordini di produzione. Tutto ciò è inaccettabile se consideriamo che la stessa Acciaierie d’Italia è compartecipata per il 51% da Invitalia, dunque dallo Stato italiano. Questo accade, tra l’altro, mentre nel frattempo il Parlamento ha appena approvato, all’interno del DL Grandi navi a Venezia, una norma che autorizza Invitalia a sottoscrivere una ricapitalizzazione dell’ex Ilva di 705 milioni di euro per assicurare la continuità del funzionamento produttivo dell’impianto siderurgico. Non è possibile avere due pesi e due misure nei confronti di aziende definite di carattere “strategico” a livello nazionale: proprio per questo ho deciso di portare la problematica in Parlamento presentando un’interrogazione al Ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, al quale ho chiesto chiarimenti sul futuro industriale di Sanac e cosa intenda fare per garantire un lavoro a tanti operai italiani ed in particolar modo della provincia di Massa”.
Lo dichiara Riccardo Zucconi, deputato di Fratelli d’Italia e Capogruppo FdI in Commissione Attività produttive, commercio e turismo.