“Basta con i favoritismi, con le rendite di posizione. Lo Stato rientri in pieno possesso del Parco archeologico del Colosseo scippato da privati nel 1997 e tenuto illegalmente in gestione con il truffaldino istituto della proroga, per ottenere la quale i concessionari sono capaci di ogni azione”.
E’ l’invito che il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia ha fatto al Governo nel corso dell’illustrazione dell’interpellanza sul sistema delle concessioni a CoopCultura che gestisce l’Anfiteatro Flavio.
“Con CoopCultura- ha aggiunto Rampelli – ci troviamo in regime di ‘fine concessione mai’. La società gode di questa convenzione da oltre 20 anni, detiene un patrimonio di strabiliante valore. Gestisce bigliettazione, prevendita, servizi di audioguida e ristorazione. Sulla prevendita incassa il 100% degli introiti ed è per questo che punta tutto su quelle per evitare la vendita dei biglietti sui quali lo Stato incasserebbe invece il 70%. Si tratta di un vero e proprio regime di monopolio. Sono oltre venti anni che il sistema delle proroghe consente a CoopCulture di gestire il Colosseo come fosse cosa suo, tanto da impedire di fatto alle guide turistiche di svolgere il loro lavoro in autonomia e con circuiti dedicati. Quando una concessione scade, il Governo ha l’obbligo di verificarne l’efficacia e l’economicità. Altrimenti si abusa della collaborazione pubblico privato per trasformare il rapporto di sinergia in una prebenda a beneficio degli amici del Partito Democratico”.