“Nessuna critica al generale Figliuolo che ha fatto un lavoro encomiabile nella campagna per la vaccinazione. Le carenze che oggi riscontriamo rispetto al peggioramento del contagio sono soltanto di carattere organizzativo e quindi sono imputabili alla scarsa capacità programmatoria del governo Draghi-Speranza. Stiamo rincorrendo la terza dose con il solito patetico tour de force, che doveva essere promossa a ottobre quando i centri per l’inoculazione erano deserti. La campagna al contrario è stata lanciata nel bel mezzo dell’inverno e delle feste natalizie quando si creano assembramenti per lo shopping e le persone stanno di più in famiglia e in gruppo. Quindi praticamente quando i buoi erano già scappati dalla stalla”. E’ quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia ricordando il 27 dicembre del 2020 giorno della somministrazione del primo vaccino in Italia.
I non vaccinati infatti sono 6 milioni, i vaccinati sono 50 milioni. I non vaccinati dunque occupano il 90% e più delle terapie intensive e non solo il 60%, secondo una banale lettura insiemistica”.