“Mentre il Covid è al centro delle attenzioni mediatiche e governative, il cancro, che rappresenta la seconda causa di morte, in Italia e in tutto il mondo è classificabile come l’unica vera pandemia che non arresta il suo sviluppo e che continua a mietere vittime. In questi ultimi due anni per i malati oncologici è diventato tutto più difficile e si sono create disuguaglianze inimmaginabili per la difficoltà del sistema sanitario nazionale di garantire accesso alle cure a tutti. Nel giorno in cui si ricorda la lunga e dolorosa battaglia dell’umanità contro il cancro, è bene rimarcare tutte queste criticità”. A dirlo, in una nota, il senatore di Fratelli d’Italia, capogruppo in Commissione Sanità al Senato.
“Su queste circostanze, purtroppo, gravano come un macigno l’enorme mole di prestazioni sospese a causa del Covid: dagli screening ed esami diagnostici ai trattamenti di natura farmacologica e radioterapica, agli interventi chirurgici e perfino alla riabilitazione fisica a quella psicologica post intervento. Su questi temi Fratelli d’Italia ha già alzato la propria attenzione in occasione, ad esempio, dell’analisi dei provvedimenti sanitari sul Covid, come nel decreto Calabria o nel PNRR, sia presentando atti di sindacato ispettivo sia chiedendo di ammodernare l’impiantistica radioterapica con i fondi PNRR, specialmente nel Sud del paese. E continueremo a chiedere al governo azioni urgenti unendoci anche al grido di allarme di FAVO (Federazione Italiana di Volontariato in Oncologia) che ricorda come il Parlamento abbia accolto i vari appelli con l’approvazione di risoluzioni, ma che ad oggi nulla sia stato recepito dal Governo riguardo l’urgenza di adottare un Piano Oncologico Nazionale, in linea con quello europeo, che indichi obiettivi, azioni, tempistiche, finanziamenti e modifiche regolatorie e legislative per aggredire l’emergenza oncologica recuperando i ritardi accumulati col COVID. La stessa FAVO ricorda anche l’urgenza di adottare i decreti-legge per il superamento degli inaccettabili ritardi degli screening (slittati di oltre 4 mesi e del 35%) e dell’improcrastinabile carenza di personale, nonché il pieno ripristino degli interventi chirurgici oncologici (ridotti di oltre il 30%).” E conclude, “Almeno oggi, mettiamo da parte la retorica inconcludente, e operiamo concretamente per affrontare la ‘pandemia del cancro’ “.