È quanto ha dichiarato il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia intervenendo in aula sulle comunicazioni del president del Consiglio Mario Draghi.
“Al contrario se ci fosse stata l’adesione millantata di Kiev, paradossalmente a mio giudizio non ci sarebbe stata questa invasione perché tutte le nazioni del Patto Atlantico avrebbero dovuto difenderla e questo sarebbe stato un deterrente formidabile”.
“Un po’ di autocritica va fatta. E’ stato fatale non aver saputo leggere dietro le mosse di Putin il nuovo progetto egemonico del Cremlino. Non aver saputo gestire in 30 anni il distacco dell’Ucraina dalla Federazione Russa. L’Ue era troppo occupata con le procedure d’infrazione contro gli Stati membri e non si è battuta a sufficienza per completare l’integrazione di Mosca e la trasformazione in una democrazia liberale, pacificando per sempre il continente. Nemmeno si è curata di garantirsi l’autonomia energetica a dire il vero. L’Europa ha rinunciato ai suoi obiettivi strategici per trasformarsi in una piattaforma commerciale, mentre avrebbe dovuto far capire quanto è “bello l’Occidente con il suo profumo di libertà. E quanto valga la pena respirarlo a pieni polmoni”.
“E’ l’appello di Zelensky, poco fa, in tv- ha concluso Rampelli – ‘Ogni piazza, non ha importanza come si chiami, da oggi si chiamerà piazza della Libertà’. Ecco, oggi Fratelli d’Italia pur rimanendo gentilmente ostile al governo Draghi, voterà con la maggioranza, nessun inciucio è il nostro omaggio all’Italia. In questo caso è solo la libertà che ci lega”.