“Fratelli d’Italia depositerà emendamenti anche in aula per migliorare questo testo nonostante l’andamento dei lavori in commissione Giustizia sia stato mortificante. La scansione temporale dei lavori della commissione è sintomatica di come questa riforma non sia stata scritta né in Assemblea, né in Commissione. A giugno dello scorso anno abbiamo depositato gli emendamenti in commissione Giustizia e abbiamo atteso nove mesi che il governo si degnasse di mandare le sue proposte emendative. È un fatto intollerabile se si considera che dopo un anno di attesa, è stato applicato il contingentamento dei tempi nell’esame degli emendamenti e ben due sedute notturne in pochi giorni. Denunciamo l’atteggiamento troppo timido verso magistrati che assumono incarichi in staff o fuori ruolo e rileviamo come il finto sorteggio che riguarda solo l’abbinamento dei collegi invece di arginare le correnti taglia fuori le candidature indipendenti che sono sorrette dal dato territoriale di prossimità che il nuovo meccanismo elettorale ha scardinato. Il governo Draghi abbia la decenza di non porre l’ennesima fiducia o avremo un’altra conferma di come le decisioni siano state già assunte al di fuori delle aule parlamentari”.