“Il nostro Paese ha 2mila e 700 miliardi di debito e un Pil in aumento del 2,3% secondo il Fondo Monetario internazionale. Chi sta al Governo non dice il vero, come il ministro Costa che parla di una crescita al 2,9%. Siamo in una fase di recessione tecnica. E l’entourage di Draghi non è in grado di affrontarla. Non si rendono conto che il problema non è il reddito di cittadinanza ma agire affinché le imprese possano continuare a dare reddito ai lavoratori. Per l’Italia servono scelte di campo e non di propaganda. Noi ci candidiamo a guidare il Paese e a rimettere in cammino la speranza dell’Italia”. Così Tommaso Foti, deputato e responsabile grandi infrastrutture e lavori pubblici di Fratelli d’Italia, durante la seconda giornata della Conferenza programmatica di FdI.
Ha introdotto la sessione il professor Cesare Pozzi, docente di economia applicata dell’Università di Foggia. “Definiamo le nostre società economie di mercato – ha spiegato Pozzi – e siamo convinti che l’economia definisca le nostre relazioni sociali. Ma non è assolutamente vero, se non molto indirettamente. Le nostre sono economie e società di specializzazione. E quale è il ruolo dello Stato e del Governo in una società liberale come la nostra? Deve mantenere viva la stessa libertà e la nostra società che si basa sull’iniziativa privata. Il suo compito – ha aggiunto – è fondamentale. Deve intervenire nel garantire infrastrutture capaci di far esprimere il valore delle comunità. Deve essere in grado di leggere il contesto in cui governa e far germogliare le potenzialità presenti. E deve creare assetti istituzionali coerenti con il nostro tessuto economico. Oggi, manca tutto questo all’Italia”.