“La risoluzione sulla persecuzione delle minoranze religiose, approvata oggi dalla plenaria del Parlamento europeo, poteva essere un segnale molto forte su un tema sul quale le istituzioni europee appaiono spesso troppo timide. Bene l’affermazione della libertà di credo come diritto umano fondamentale, la volontà di inserire il rispetto di questo diritto negli accordi di cooperazione tra l’Ue e i Paesi terzi, il richiamo alla Commissione Ue affinché nomini immediatamente l’Inviato speciale per la libertà religiosa, figura che manca da troppo tempo”. È quanto dichiara in una nota Carlo Fidanza, europarlamentare FdI-ECR e co-Presidente dell’Intergruppo del Parlamento europeo per la libertà religiosa. “Purtroppo però la sinistra ha fortemente danneggiato il testo, da un lato riempiendolo di riferimenti ideologici contro le religioni che proteggono la vita e la famiglia naturale e, dall’altro, eliminando ogni riferimento puntuale alle comunità perseguitate e ai regimi che le perseguitano. Ho raccolto personalmente decine di firme necessarie a presentare alcuni emendamenti per rimediare a questa deriva ideologica. Incredibilmente, però, persino un emendamento che chiedeva soltanto di riconoscere particolare attenzione ai Cristiani – che rappresentano la minoranza più perseguitata al mondo – è stato bocciato (313 voti contrari, 303 favorevoli, 21 astenuti).
Per tutte queste ragioni siamo stati costretti ad astenerci su un testo che partiva con le migliori intenzioni ed è invece diventato l’ennesimo strumento ideologico della sinistra”.