“Ci sarà pure un giudice a Berlino…” cit. BB. La professoressa Di Cesare, nota ai più per aver celebrato con un “commovente” post la scomparsa della brigatista rossa Balzerani protagonista della strage di via Fani e dell’efferato omicidio di Aldo Moro, è stata assolta. Un giudice ha ritenuto che darmi del “ministro nazista” in una trasmissione pubblica non rappresentasse un’offesa dalla quale ci si possa legalmente tutelare. Non un semplice nazista ma un complice diretto del sanguinario dittatore tedesco che causò la morte di milioni di persone.
Uno capace di pensare cose terribili e di avere il potere di metterle in pratica per ruolo. Continuo a ritenere questa definizione un insulto gravissimo, ma se un giudice non la pensa così prendo atto della sua sentenza. La leggerò ma la accetto con la serenità di chi ha fiducia nella magistratura sempre. Il giudizio sgombra il campo da sospetti su interferenze tra poteri dello stato e dalle menzogne di chi ha fatto ricorso a campagne di stampa per tentare di delegittimare la possibilità costituzionale di adirvi.
Ma il nazismo va combattuto. Per me con la forza delle idee e la difesa dei principi costituzionali.
Per molti di quelli che hanno festeggiato questo verdetto anche con la violenza. Spero che i “cattivi maestri” divenuti con l’avanzare dell’età “cattivi professori” non tornino protagonisti. Combattere l’avversario con lo “stigma” che motivò la “compagna Luna” e gli altri sanguinari terroristi a tentare di sovvertire con il sangue le regole della democrazia non può trovare spazio nella dialettica politica. Dalla nostra parte non tornerà la stagione dell’odio perché siamo convinti del diritto di poter esprimere le idee liberamente e di garantire agli altri di poter fare lo stesso senza insultare o aggredire chi ne ha di diverse.
E ora a lavoro per la nostra Italia.
Lo scrive su Facebook il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida.