“La truffa del finto lavoro per i clandestini in mano alla criminalità. Le mafie si sono infiltrate nella gestione delle domande e i ‘decreti flussi’ sono stati utilizzati come meccanismo per consentire l’accesso in Italia a persone che non ne avrebbero avuto diritto, dietro pagamento di somme di denaro. Si parla di cifre fino a 15 mila euro a persona. Tant’è che solo una minima parte di coloro che hanno ottenuto il visto per ragioni di lavoro ha poi effettivamente sottoscritto un contratto. Un sistema particolarmente florido in alcune regioni: sui permessi per lavoro stagionale per l’agricoltura o il settore turistico, oltre la metà delle domande nazionali (157 mila su 282 mila) arrivano dalla Campania. Esemplare Giorgia Meloni che scopre e denuncia questo disumano e incivile traffico al Procuratore Nazionale Antimafia. Siamo di fronte ad una vera e propria frode attraverso l’aggiramento delle dinamiche di ingresso regolare, con la pesante interferenza del crimine organizzato. Pratiche che tra l’altro rischiano di vanificare il grande lavoro del governo che ha permesso di abbattere del 60% gli arrivi illegali rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Scafisti o criminali falsari sono per noi la stessa cosa: occorre intervenire e lo stiamo facendo prontamente. Com’è possibile che la sinistra non si sia mai accorta di nulla?”.
Lo afferma in una nota il deputato e responsabile organizzazione di Fratelli d’Italia, Giovanni Donzelli.
“Un plauso al presidente del Consiglio che ha denunciato al Procuratore nazionale antimafia Melillo un traffico criminale per sfruttare l’immigrazione irregolare, passando per i flussi regolari. ”
Aggiunge il deputato di Fratelli d’Italia, Sara Kelany, responsabile del Dipartimento Immigrazione.
“Il Decreto Flussi, così com’è, non funziona e favorisce accessi illegali nel nostro Paese. Lo dicono i dati che ci arrivano dal tavolo tecnico costituito dal governo per monitorare proprio i flussi di immigrazione in Italia.”