“Più autonomia, più coesione, più sussidiarietà. Ecco i tre cardini del disegno di legge sull’autonomia differenziata approvato alla Camera. Un passo avanti per costruire un’Italia più forte e più giusta, superare le differenze che esistono oggi tra i diversi territori della Nazione e garantire gli stessi livelli qualitativi e quantitativi delle prestazioni sull’intero territorio. Avanti così, nel rispetto degli impegni presi con i cittadini”. Lo scrive sui social il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
“L’autonomia differenziata è legge, un risultato possibile solo grazie all’impegno, al lavoro e alla serietà del governo Meloni. Per anni questo è stato un obbiettivo solo a parole dei governi che si sono succeduti alla guida della nazione, ma è solo con Giorgia Meloni alla Presidenza del Consiglio e con Fratelli d’Italia al governo che si è arrivati al risultato concreto. Questo risultato è l’ennesima prova di come quando Fratelli d’Italia prende un impegno lo rispetta sempre”, così il senatore di Fratelli d’Italia Luca De Carlo, coordinatore veneto di Fratelli d’Italia, commenta l’approvazione della legge sull’autonomia.
“Il traguardo raggiunto questa mattina dalla maggioranza di centrodestra in Parlamento sull’autonomia ha una portata storica, per molte ragioni. In un solo anno e mezzo di Governo Meloni sono stati raggiunti risultati straordinari per quanto attiene la modernizzazione dello Stato, dall’autonomia alla riforma sul premierato. La sinistra ha sbraitato senza alcun senso o costrutto logico: come ribadito più volte tra Nord e Sud c’è sempre stato un divario che ora il governo di centro destra sta cercando di colmare, come testimoniano i dati di questa mattina diffusi da Svimez secondo i quali nel 2023 il Pil nel Mezzogiorno (+1,3%) è cresciuto oltre la media nazionale (+0,9%).
Ora, con l’autonomia sarà consentito alle Regioni di avere servizi più efficienti: scuole, ospedali, sostegno a famiglie ed anziani, e saranno garantiti i livelli essenziali di prestazioni e servizi in tutte le regioni in modo che nessuno resti indietro. L’esatto opposto di quanto urlato dalla sinistra. Inoltre, come ha efficacemente ricordato il capogruppo Tommaso Foti in aula, la Campania chiese l’autonomia con tanto di documento risalente al 2019, così come Emilia Romagna e Toscana. Gli stessi che oggi nelle piazze urlano allo stravolgimento di una Costituzione riformata anni addietro da loro stessi! Infine, il voto di oggi sancisce finalmente il riconoscimento del voto popolare che coinvolse sul tema dell’autonomia due Regioni importanti come Lombardia e Veneto: un pronunciamento sempre disatteso e ora rispettato, come la politica dovrebbe sempre fare”, conclude Umberto Maerna, deputato di FdI e componente della Commissione Attività Produttive della Camera.