“Dalle urne francesi esce chiara e sonora la bocciatura per Emmanuel Macron, ancora più evidente se si considera l’affluenza record degli elettori. Il massiccio consenso espresso dagli elettori ai candidati del Rassemblement National e ai suoi alleati costituisce la migliore prova della volontà di cambiamento politico che i francesi intendono imprimere alla loro Nazione. L’incremento dei voti a destra, anche rispetto alle recenti elezioni europee, va anche letto come una sonora bocciatura delle scelte che, con arroganza, si stanno facendo in Europa, ignorando la netta inversione di tendenza rispetto a politiche confuse e dannose espresse dagli elettori europei nelle scorse settimane.
D’altra parte, appare del tutto contraddittorio con il ruolo politico che sino ad oggi ha ricoperto l’appello lanciato da Macron alle sinistre, anche a quelle più estreme, di dare vita ad un “fronte del no” per cercare di sovvertire al secondo turno un risultato che, in ogni caso, lo vedrebbe relegato al ruolo di perdente. Ma perdere le elezioni è sempre meno grave che perdere la coerenza politica, poiché Macron per primo dovrebbe sapere bene che il “fronte del no” cui tenta di dare vita non potrà mai governare la Francia, diviso come e’ su tutto, dall’economia alla sicurezza.
Da aspirante Re Sole, Macron si appresta in ogni caso ad imboccare il viale del tramonto: sia che vinca l’alleanza di destra, sia che vinca quel fronte del no in cui a farla da padrone saranno le sinistre, non sarà più l’incontrastato dominus della politica francese”. Lo dichiara Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera.
“Dopo la grande affermazione dell’Unione tra Le Pen, Marechal e Ciotti al primo turno, guardiamo con speranza e ottimismo alla possibilità che in Francia possa affermarsi una coalizione tra tutte le forze politiche che rientrano nel centrodestra, come accaduto qui in Italia. Le sinistre proveranno a fare il gioco sporco. È una triste abitudine che noi italiani conosciamo bene, quella di demonizzare ogni volta il popolo che non vota per loro. È un trucco che serve a scappare dal confronto sul merito delle diverse proposte politiche. Ma è un trucco in cui cadono sempre meno persone in Europa e in tutto l’Occidente”, aggiunge l’europarlamentare di Fratelli d’Italia Nicola Procaccini, copresidente del gruppo dei conservatori al Parlamento europeo.