“Le tax expenditures – le spese fiscali – sono passate dall’essere 486 nel 2018 alle 625 di oggi, generando un mancato introito che è passato da 54 a 105 miliardi annui, circa 6 punti di Pil. Il governo manifesta grande attenzione per la materia della tax expenditures, considerata tra le più importanti della riforma fiscale”.
Lo ha dichiarato il senatore di Fratelli d’Italia Filippo Melchiorre, vicepresidente della commissione Finanze, nel corso della conferenza stampa di presentazione, nella sala Caduti di Nassirya del Senato, di ‘Tax Expenditures – l’equilibrio tra effetti sociali per le categorie piu’ fragili e le genuine ragioni tributarie: occorre una revisione operativa?’.
“Serve un’azione seria, radicale, col contributo di tutte le forze sociali e politiche, del mondo dell’impresa e dell’associazionismo – ha proseguito il parlamentare di FdI – per restituire trasparenza, semplicità ed efficacia al sistema fiscale. Del resto – ha osservato – in sede di audizione sul Def il ministro Giorgetti non ha nascosto di voler razionalizzare la tax expenditures, così come ha fatto il viceministro Maurizio Leo, il quale ha proposto una revisione, attraverso una selezione accurata delle spese fiscali eliminando quelle inutili. Una riduzione del carico tributario – ha concluso Melchiorre – è fondamentale per il processo di sostegno al welfare, alle famiglie, alle imprese”.