“Il caso del tredicenne di Lucca, ammonito dalla Questura per atti persecutori nei confronti di una sua coetanea di cui si era invaghito, rappresenta un campanello d’allarme da non sottovalutare e ribadisce l’efficacia del decreto Caivano, voluto del governo Meloni”.
Lo dichiara la senatrice di Fratelli d’Italia Susanna Donatella Campione, componente della commissione Giustizia di Palazzo Madama e della commissione bicamerale contro la Violenza sulle donne.
“Nei confronti del baby stalker, infatti – prosegue la senatrice Campione – è stato adottato uno speciale provvedimento monitorio, l’ammonimento del Questore per atti di bullismo, introdotto con il cosiddetto decreto Caivano per il contrasto alla criminalità e al disagio giovanile, che consente l’adozione di provvedimenti amministrativi verso soggetti che per il diritto penale sono non imputabili perché non ancora 14enni, laddove commettano reati gravi. Il Questore, in particolare, può formalmente ammonire i minori responsabili ad astenersi dal ricommettere reati, notificando il provvedimento anche ai genitori, cui può essere applicata anche una sanzione amministrativa fino a 1.000 euro per omessa vigilanza sulla condotta dei figli”.
“In passato – sottolinea la senatrice di FdI – casi come quello del tredicenne di Lucca sarebbero rimasti impuniti con il rischio di conseguenze più serie per la sua giovane vittima. Il governo Meloni, a dispetto delle sterili proteste dell’opposizione, ha quindi colmato una lacuna legislativa, tutelando i più deboli. Alle sanzioni – conclude la senatrice Campione – va affiancata un’opera educativa nelle scuole e nelle famiglie per scardinare la violenza contro le donne alla radice”.