“Spiace dissentire dai giornaloni di sinistra che gridano al golpe, ma la premier Giorgia Meloni non ha fatto altro che rimarcare un punto fondamentale emerso dal report sulla libertà di stampa e cioè che è stato realizzato grazie all’apporto degli stessi giornali politicamente schierati che oggi urlano alla dittatura nella Repubblica italiana. Non a caso, il presidente Meloni si è limitato solamente a leggere alcune testate giornalistiche di riferimento coinvolte. Queste sono: Il Fatto Quotidiano, Il Domani, La Stampa, La Repubblica, La7, Radio Popolare Network, Fada Collective, oltre a Irpi, Agi e Associazione della stampa estera. È opportuno rimarcare che la scelta delle testate è sbilanciata a sinistra. Un elemento decisivo che rivela tutti i limiti e la faziosità del report stesso”. Lo dichiara il senatore Salvo Sallemi, vicacapogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Madama.
“E’ davvero paradossale che i giornalisti di sinistra si dicano indignati per il fatto che il presidente Meloni abbia riportato il nome delle testate coinvolte nell’elaborazione del report ‘Silencing the fourth estate: Italy’s democratic drift’. Informazioni pubbliche che potevano essere reperite da chiunque e sulle quali ognuno può valutare se la scelta delle testate sia stata o meno sbilanciata. Ad ogni modo, esiste un dato assolutamente inconfutabile: i cronisti di Repubblica, Fatto, Domani e Stampa hanno dipinto l’Italia come un paese autoritario, mentendo ed infangando l’onorabilità della nostra Nazione dinanzi a tutta Europa. Su questo dovrebbe riflettere la sinistra”, aggiunge il senatore di Fratelli d’Italia, Marco Scurria.