“Il Pd e l’intera opposizione sempre loquaci quando si tratta di difendere la libertà di stampa, ma a sproposito e con l’unico intento di attaccare Giorgia Meloni e il governo, stavolta hanno perso la lingua. Non abbiamo ancora sentito una parola di solidarietà riguardo l’espulsione dei due inviati del Tg1 dal Venezuela per decisione del presidente comunista Nicolas Maduro. C’entra il fatto che si tratta di una dittatura comunista? E quindi in questo caso meglio rimanere zitti e lasciare calpestare in modo così vile e violento la libertà di stampa? Davvero una grande bella faccia tosta da chi soltanto l’altro ieri gridava al regime, brandendo il report farlocco europeo sulla libertà di stampa.
Tutto davvero molto triste che conferma la malafede di questa sinistra, e dello stesso sindacato Usigrai, anch’esso in rigoroso silenzio, che si ricorda di difendere diritti e libertà soltanto quando fa comodo”. Lo dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia in Vigilanza Rai, Francesco Filini.
“Colpisce l’assoluta afasia dei democratici nostrani, a cui evidentemente di democratico è rimasto ben poco, se non il giusto per inveire contro il nostro governo, restando inerti quando invece il comunista Maduro usa metodi da regime”, aggiunge il deputato di Fratelli d’Italia, Sara Kelany, componente della Commissione Vigilanza Rai.
“La libertà di stampa è un buon titolo per qualche loro convegno tra compagni, ma quando si tratta di difendere il diritto di chi coraggiosamente racconta i drammatici accadimenti in un regime autoritario comunista, cala improvvisamente un imbarazzato silenzio. Nel sindacato e nel suo partito di riferimento in tanti arrossiscono come le bandiere che scaldano i loro cuori”, conclude il senatore di Fratelli d’Italia Raffaele Speranzon, componente la Commissione di Vigilanza Rai.