“La mela non cade lontano dall’albero. Non stupisce, infatti, che Ilaria Salis – candidata al Parlamento europeo dal duo Bonelli-Fratoianni per sottrarla, come e’ accaduto dopo la sua elezione, alla carcerazione cui era sottoposta in Ungheria essendo accusata di avere commesso gravi reati- abbia scelto, secondo un quotidiano, un collaboratore al Parlamento europeo in linea con il suo modo di agire. Risulta infatti che il prescelto dalla Salis – che oltre alla vicenda ungherese riporta nel personale curriculum anche condanne pronunciate in Italia – pubblichi foto sui social di poliziotti presi a bastonate, si dica affascinato dalla banda Bellini, violenti rossi degli anni 70, e gioisca davanti al rogo del fantoccio di Giorgia Meloni. Nell’esprimere piena solidarietà alle forze dell’ordine, che rischiano la vita giornalmente per l’incolumità di tutti noi, vogliamo sperare che Bonelli e Fratoianni, sponsor politici della Salis, chiedano al predetto di dimettersi dall’incarico o, in subordine, alla loro protetta di revocare l’incarico conferito al predetto. A meno che per i due maggiorenti di Avs i comportamenti gravi e che offendono le istituzioni siano sempre e solo quelli dei loro nemici – la parola avversari non fa parte del loro vocabolario politico – e mai quelli dei propri adepti e dei loro collaboratori. Ma davvero Bonelli e Fratoianni, che già avrebbero dovuto dire chiaramente ciò che hanno farfugliato confusamente dopo il caso Soumahoro, nulla hanno da dire in questo clamoroso e riprovevole caso?”.
Lo dichiara Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera.