“Gli obiettivi raggiunti dall’Italia con il nuovo Pnrr e la spinta che da esso deriva all’economia, sono il risultato della profonda e coraggiosa revisione del Piano attuata dal governo Meloni e di due anni di incessante lavoro del ministro Raffaele Fitto per evitare che decine di progetti fossero bocciati senza più accedere ai relativi finanziamenti. Quelli attuati sono progetti e numeri reali, altro che le favole raccontate da Giuseppe Conte che esistono soltanto nel suo libro degli orrori, fatto di un Pnrr con progetti inapplicabili perché incompatibili con le rigide condizionalità europee. Per non parlare dei quasi 200 miliardi di euro, tra superbonus 110 ed altre forme di bonus, che incidono pesantemente sui conti pubblici, elargiti in passato senza alcuna pianificazione dei beneficiari e senza controllo preventivo.
Con il Pnrr revisionato, l’Italia corre ed è al primo posto nella Ue per obiettivi, riforme, investimenti realizzati e importo complessivo ricevuto, come confermato dalla valutazione intermedia della Commissione europea. Ma soprattutto, come evidenzia anche lo studio di Open Economics, i 21,1 miliardi di spesa del Piano 2023 hanno generato un moltiplicatore di 2,35, per un valore aggiunto di circa 50 miliardi di euro, pari al 2,55% del Pil, oltre che un incremento occupazionale pari a 700.000 unità e maggiori entrate fiscali per lo Stato pari a 15 miliardi di euro”.
Lo affermano l’europarlamentare di Fratelli d’Italia, Nicola Procaccini, Co-Presidente del gruppo dei conservatori al Parlamento europeo, e il capo delegazione di Fratelli d’Italia a Bruxelles, Carlo Fidanza.