“Interessante scoop odierno de Il Tempo: Antonella Marrone, giudice che ha firmato alcuni dei discussi provvedimenti di sospensione del trattenimento di migranti in Albania, due anni fa attaccò in modo oltremodo sgarbato Giorgia Meloni. La prese di mira commentando una foto social in cui l’attuale presidente del Consiglio dedicava un pensiero amorevole nei confronti della figlia piccola. L’acredine politica di questa toga rossa, ex di Magistratura Democratica e oggi aderente all’altra corrente di sinistra AreaDg, non si era fermata nemmeno di fronte a un attestato d’affetto di una madre verso la figlia. Di fronte a simili episodi di magistrati ideologizzati che disonorano tutta la categoria, mi chiedo io e si chiede la maggioranza degli italiani come possa essere credibile la terzietà del potere giudiziario”. Lo dichiara in una nota Raffaele Speranzon, vicecapogruppo vicario dei senatori di Fratelli d’Italia.
“Una circostanza che, se confermata, porrebbe un tema serio sul rispetto di quel principio di terzietà e imparzialità a fondamento dell’indipendenza che, sia pure se posti in essere da una minoritaria parte della magistratura, sarebbe messa in discussione da simili comportamenti, ancor prima che da pronunciamenti giudiziari altrettanto discutibili”, aggiunge la senatrice di Fratelli d’Italia Lavinia Mennuni.