“Con l’approvazione definitiva in Senato il Dl flussi è finalmente legge. Con questo provvedimento rendiamo più efficaci i controlli sui canali regolari di immigrazione per evitare frodi come quelle emerse grazie al meccanismo di monitoraggio istituito per la prima volta da questo governo, su cui la presidente Meloni ha presentato un esposto al Procuratore nazionale antimafia, e al tempo stesso semplifichiamo le procedure per venire incontro alle esigenze del mercato del lavoro. Ci sono importanti strumenti per il contrasto al caporalato e misure a favore delle donne, a cui riserviamo canali preferenziali di ingresso in Italia per motivi di lavoro, con quote almeno fino al 40% in tutti i settori.
Vengono introdotte misure per una gestione più efficace dei flussi migratori, viene aggiornata ed elevata a norma primaria la lista dei Paesi Sicuri per i rimpatri, in conformità con la normativa europea, e viene assegnata alle Corti d’Appello la competenza sulla convalida dei trattenimenti dei migranti per snellire e velocizzare le procedure, scegliendo di affidare ad un giudice superiore questioni che riguardano i diritti umani.
L’efficacia delle politiche del governo in termini di riduzione degli sbarchi, con un calo del 60% degli arrivi irregolari rispetto al 2023, sono sotto gli occhi di tutti e dimostrano che la direzione intrapresa è quella giusta, al netto degli attacchi strumentali di una sinistra che vorrebbe accogliere tutti indiscriminatamente senza preoccuparsi delle conseguenze di una immigrazione senza regole”. È quanto dichiara il deputato di Fratelli d’Italia Sara Kelany, responsabile immigrazione del partito.
“È indubbiamente un enorme passo in avanti nella disciplina di processi che investono i settori del lavoro, della giustizia, della solidarietà, con numerose refluenze in molti campi d’azione per nulla secondari. Ora, a prescindere dalle scontate e ideologiche critiche mosse dall’opposizione, regolamentare il traffico di esseri umani è un atto morale e di coscienza, prima ancora che di diritto, di legalità e di osservanza delle regole civili che reggono una nazione”, aggiunge il senatore Raoul Russo, componente la Commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali.