“La norma sulla tutela costituzionale delle vittime di reato consacra i principi nei quali la nostra comunità nazionale si riconosce e tra questi vi è appunto la tutela dei più deboli e indifesi. Non si tratta di una riforma pleonastica ma di una riforma di grande sostanza, una norma dalla quale nessuno potrà più derogare. Una tutela dunque immediata e non posticipata, a prescindere dalla tutela processuale. Ringrazio perciò tutti per aver contribuito all’approvazione di oggi, in particolare il primo firmatario senatore Iannone, il senatore Della Porta che ne è stato relatore, e soprattutto l’ex senatore Felice Casson senza le cui sollecitazione non saremmo giunti a questo storico traguardo”. Lo dichiara in aula il senatore di Fratelli d’Italia Alberto Balboni, presidente della Commissione Affari Costituzionali a Palazzo Madama.
“Un grazie va dunque a tutti i componenti della Commissione Affari Costituzionali per il lavoro svolto, in particolar modo al presidente Balboni e al relatore Della Porta, che hanno reso possibile questa modifica che in passato non era mai stato possibile raggiungere”, afferma in aula il senatore di Fratelli d’Italia Antonio Iannone, primo firmatario della prima proposta di legge di modifica costituzionale per il riconoscimento della tutela delle vittime di reati nella Carta.
“La Costituzione è la spina dorsale di uno Stato e questa norma fornisce quella tutela alle vittime che prima mai avevano avuto. Si sancisce finalmente il principio di uguaglianza sostanziale che per noi di Fratelli d’Italia è una conquista di giustizia sociale, nello spirito di ciò che abbiamo sempre perseguito come destra nazionale”, aggiunge in aula il senatore di Fratelli d’Italia Sergio Rastrelli, segretario della Commissione Giustizia a Palazzo Madama.