“I dati Istat diffusi oggi sono promettenti. Nel 2023, a livello nazionale, l’occupazione è aumentata dell’1,9%. Con una crescita che ha interessato tutto il Paese, ma che è stata più sostenuta nel Mezzogiorno con un +2,6%. Un vero boom. Nel Mezzogiorno la crescita occupazionale si osserva in tutti i settori economici: dall’industria ai servizi. Da segnalare, inoltre, l’aumento degli occupati nelle costruzioni e in agricoltura. Questi numeri ci incoraggiano a continuare con le grandi riforme e con gli interventi mirati a favore del lavoro, come abbiamo fatto in questi 2 anni di governo. Dopo anni di mancanza di un’adeguata programmazione economica da parte degli esecutivi precedenti, l’Istat certifica ancora una volta un netto cambio di passo del governo Meloni”. Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Salvo Pogliese, capogruppo in commissione Industria a Palazzo Madama.
“Il numero di occupati cresce in tutta Italia, soprattutto al Sud. È quanto mette nero su bianco l’Istat, sottolineando che nel Mezzogiorno la crescita occupazionale riguarda soprattutto i settori dell’industria (+ 3,5 per cento nel 2023 rispetto al 2022) e dei servizi (+ 2,8 per cento). Il dato sull’industria, in particolare, dimostra l’impegno del governo Meloni per rilanciare l’industrializzazione del Sud, destinato così a essere volano di crescita e locomotiva d’Italia”, aggiunge in una nota il senatore Ignazio Zullo, capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Lavoro.
“Un’attenzione, quella verso il Sud, testimoniata non solo da provvedimenti di natura economica ma anche sociale, vedi il decreto Caivano, che hanno cominciato a porre le condizioni per un recupero di quella sicurezza da tanti auspicata ma mai praticata fino all’avvento nel 2022 dell’attuale esecutivo, che hanno contribuito a fare da leva su territori che necessitavano di misure adeguate allo stato delle cose”, conclude il senatore di Fratelli d’Italia Antonio Iannone.