“Quanto sta emergendo dall’inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Salerno, sulla presenza di un’organizzazione criminale che in Campania attraverso il decreto Flussi sfruttava gli immigrati regolari, conferma che Giorgia Meloni aveva ragione nella sua denuncia. Che era vero che il ‘click day’ presentava delle anomalie pericolose che potevano configurare reati, e che invece avevano torto gli esponenti del Pd che allora si affrettarono a parlare di ‘propaganda’ o di ‘spot’. Anzi, adesso scopriamo che tra i 36 arrestati c’è anche il tesoriere del Pd in Campania.
Chissà se gli esponenti dem hanno ancora il coraggio di ridicolizzare l’iniziativa del presidente Meloni. Piuttosto, da questa vicenda emerge che una certa sinistra sembra essere più sodale coi trafficanti anziché solidale coi migranti. Per quanto ci riguarda Fratelli d’Italia ribadisce che devono essere gli Stati a definire le politiche dell’immigrazione e che in Italia si entra soltanto legalmente”. Lo dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Galeazzo Bignami.
“Sarebbe interessante ascoltare cosa ne pensa il Pd, quello stesso partito che aveva ridicolizzato la denuncia di Meloni all’Antimafia e che non perde occasione per mostrarsi più dalla parte dei trafficanti che da quella dei migranti”, aggiunge il vice presidente vicario di Fratelli d’Italia Raffaele Speranzon.
“Prendiamo atto della sospensione del tesoriere Salvati dagli iscritti del Pd a seguito dell’inchiesta che ha portato al suo arresto e che contesta a decine di indagati le accuse di associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, corruzione, falso in atto pubblico e autoriciclaggio, però è necessario avviare una riflessione profonda. Come anche è opportuno riavvolgere il nastro che ci porta a sorridere delle accuse del presidente della Campania De Luca, arrivato a sbeffeggiare il presidente Meloni per le sue denunce contro gli ingressi illegali di immigrati. Ecco perché abbiamo dovuto aspettare che l’esposto lo facesse il presidente Meloni: forse dal Pd non ritenevano opportuno autodenunciarsi”, conclude il vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, Elisabetta Gardini.