“Finalmente una riforma vera di un sistema ormai logoro ed incancrenito che permetterà ai nostri giovani aspiranti medici di dimostrare il loro merito sul campo, senza il rischio di perdere un anno accademico. Tutti partiranno ad armi pari dagli stessi blocchi di partenza al di là della scuola di provenienza, e le famiglie risparmieranno i pesanti costi dei corsi di preparazione ai test. Grazie al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ed al Ministro Bernini per aver creduto in una riforma storica fortemente voluta da FdI”. Lo dichiara in una nota Massimo Miscusi, Responsabile Dipartimento Nazionale Università di Fratelli d’Italia.
“Diventa legge la revisione delle modalità di accesso ai corsi in medicina e chirurgia, in odontoiatria e protesi dentaria e in medicina veterinaria. Si tratta di una riforma attesa da anni, che finalmente mette fine ad un sistema basato su test d’ingresso a risposta multipla rilevatosi influenzato da troppi fattori casuali, e incapace di selezionare con equità e merito gli studenti più bravi e motivati.
Oggi mi sento ancora più fiera di sostenere un governo che investe realmente sul futuro dei nostri giovani garantendo in modo efficace l’opportunità di perseguire il sogno di diventare medici. Un governo che investe sul futuro della nostra Nazione assicurando una formazione di qualità e un’offerta formativa d’eccellenza”, afferma la senatrice di Fratelli d’Italia, Ella Bucalo, membro della commissione Cultura e Istruzione del Senato e vice responsabile del Dipartimento istruzione del partito.
“Non si tratta di un semplice passaggio tecnico, ma di un momento di svolta, un atto di responsabilità e visione che questa Aula consegna alle generazioni presenti e future. Finalmente mettiamo fine a un sistema iniquo”, così il deputato di Fratelli d’Italia Grazia Di Maggio durante la dichiarazione di voto in Aula alla Camera alla riforma dell’accesso ai corsi di laurea in Medicina e Chirurgia, in Odontoiatria e Protesi Dentaria e in Medicina Veterinaria.
“Noi non vogliamo più costringere i nostri giovani a emigrare per studiare queste materie. I medici vogliamo formarli qui, nel nostro Paese, perché è qui che devono crescere, lavorare e costruire il futuro. Il meccanismo dei quiz a crocette è divenuto una vera e propria lotteria. Non parliamo solo di modifiche procedurali, ma di un impegno per restituire dignità e giustizia ai processi di selezione per i corsi di laurea. la riforma proposta oggi sostituisce il concorsone nazionale con un percorso valutativo più consapevole, completo, giusto, che non si esaurisca in una prova di poche ore, ma si sviluppi lungo un semestre di studi.
Ma soprattutto, finalmente viene introdotta una misura di equità fondamentale: coloro che non dovessero superare la selezione per i posti programmati non perderanno i CFU maturati nel semestre di formazione, ma potranno vederli riconosciuti in altri corsi di studio affini. Oggi votiamo per un’Italia che crede nel merito, che apre le porte ai suoi medici di domani, che costruisce un futuro più giusto. Come al solito – ha concluso Grazia Di Maggio – per cambiare le cose ci pensa il governo Meloni: a noi la concretezza, a voi dell’opposizione la propaganda”.