“A 50 anni dalla vigliacca aggressione che portò alla sua morte dopo giorni di interminabile agonia, non c’è pace per Sergio Ramelli. Proviamo vergogna per chi ancora si permette di capovolgere il libro dedicato alla sua memoria esposto in un negozio, o per chi trova opportuno opporsi a dedicargli una targa in una scuola. Più provano a infangare il suo nome e a nascondere la sua storia, più ricorderemo con determinazione l’infame violenza che ha portato al massacro di uno studente che osò sfidare il male delle Brigate Rosse in un tema a scuola, e per questo ucciso senza pietà sotto casa sua, a colpi di chiave inglese”.
Lo dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, Galeazzo Bignami.